Pubblicazioni e fascicoli
I Presepi del Gruppo Sant’Antonio Nave 1997 I Presepi degli Amici di S. Antonio, allestiti nella Chiesetta delle Disciplina da ormai vent’anni e più, costituiscono un richiamo costante per la loro originalità e varietà. Ogni anno viene rappresentato un luogo che accoglie il Presepio di Betlemme, come un evento che può accadere dappertutto. Il libro è in arretrato rispetto agli anni successivi allo stesso, quindi non è esclusa una sua ripubblicazione più completa. |
L’Eremo di Conche Giugno 1998 Un sito religioso che risale al 1150, attribuito a San Costanzo Eremita, la cui festa si celebra il 12 febbraio di ogni anno. Il libro racconta i passaggi della storia dell’Eremo, posto sopra i mille metri, fino ai nostri giorni, quando, negli anni ’50, la Parrocchia di Nave ha voluto ridare slancio e vita all’antico convento e alla sua Chiesa, dedicata alla Madonna della Misericordia. |
La Pieve della Mitria 1998 Tornare alla Mitria è come immergersi nel proprio passato. Mitria vuol dire un grappolo di case abbarbicate alla strada e al primo pendìo. Mitria richiama le Cartiere secolari a picco sul torrente Garza, Mitria sono i fianchi ripidi e boscosi delle montagne. Ma, soprattutto, Mitria è la Pieve, l’antica Pieve adagiata nel verde, così come i nostri padri l’hanno voluta e costruita: un gioiello di architettura e di arte religiosa. Striscia di terra, passaggio obbligato per quanti, pellegrini e viandanti, si recavano e tornavano dalla città, per i quali, visitare o solo guardare la Pieve, chiesa madre di tante comunità, era dovere di buon cristiano. |
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All’Asilo si sta bene… Giugno 1999 Foto e ricordi dell’Asilo di un tempo: Nugoli di fanciulli raramente sorridenti davanti alla macchina fotografica, golfini attivati, forse, alla terza o quarta generazione, la merenda nel cestino e la pappariso delle Suore, e la canzone:”All’asilo si sta bene e s’imparan tante cose…”, che si cantava fin da subito. Questo ed altre era l’asilo di una volta. |
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La Valle del Garza Giugno 1999 Una Valle che prende il nome dal torrente che la percorre, nascendo sul Monte Prealba (Lumezzane) e scorrendo via via dalla val Bertone, attraversando il territorio dei comuni di Caino, Nave, Bovezzo, Brescia fino a spagliarsi in quel di Castenedolo… Ricco di foto panoramiche e accenni storici riguardanti la Valle, il libro ne rappresenta il passato e il presente. |
La Chiesa di Maria Ausiliatrice Dicembre 2000 Sorge presso l’Istituto salesiano di Nave, già Villa Reggis fino agli anni ’30, ora Centro di studio della Congregazione salesiana. Costruita in simmetria con l’intero complesso, ha sostituito l’antica chiesa di S. Pietro. La Forma è a Cappella e negli anni ’80, è stata affrescata in ogni sua parte, rappresentando la storia di Cristo. Il libro è ricco di immagini passate e attuali, e racconta la storia, dall’antico convento fino ai nostri giorni. |
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A scuola una volta… Gennaio 2000 La scuola dei nostri ricordi: quella con le stufe a legna, le classi numerose, i pidocchi, i sillabari e i racconti del Maestro. Ma anche le feste, le passeggiate sui monti, le visite alle cartiere e alle fucine, Santa Lucia, Natale e Carnevale. Insomma, una scuola d’altri tempi. La pubblicazione è stata curata da Elena Stefanoni, insegnante presso le scuole di Nave. |
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Il Coro di Nave Febbraio 2003 Sono passati 40 e più da l giorno in cui un gruppo di navesi, appassionati della montagna e delle canzoni, convinti della gioia, più volte sperimentata, di fondere le proprie voci squillanti nel canto, decisero di associarsi in “Coro Alpino”. Dapprima i cantori portavano sul petto una Stella Alpina. Subito dopo, il gruppo prese il nome di “Coro Monte Conche. Oggi il Coro si chiama Coro del Garza, il nome che gli diede don Vincenzo Bigini quando lo prese in consegna nel 1969. |
I 40 anni dell’Alpino di Conche Luglio 2003 Nei primi anni Sessanta, i 6 Gruppi Alpini della valle del Garza e di Lumezzane decisero di elevare sul Monte Conche un Monumento all’Alpino, in ricordo di quanti lasciarono la vita nella Campagna di Russia, proprio lassù, dove lo sguardo spazia a 360 gradi: dal lago di Garda all’Adamello, dalla Pianura Padana alle Alpi. Nel 2003, in ricordo di quell’evento, si celebrarono i 40 anni del Monumento e si è dato corso a questa pubblicazione, voluta dai Gruppi Alpini che concorsero alla costruzione del Monumento. |
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C.A.I. Nave – Venticinque anni di Montagna Dicembre 2004 Venticinque anni della nostra storia sono racchiusi in questo libro di ottanta pagine, forse poche per descrivere in maniera accurata tutte le vicissitudini e le esperienze personali e di gruppo maturate nel corso di questo quarto di secolo. Questa importante tappa dei 25 anni non vuole essere solo un traguardo raggiunto, ma il trampolino di lancio per nuove entusiasmanti avventure. Le montagne ci attendono, a noi raccoglierne l’invito. |
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Il presepio vivente Natale 2005 L’idea di creare un Presepio vivente è avvincente, capace di radunare attorno a questo cantiere particolare tante persone, piccoli, grandi e adulti, così è stato per la realizzazione del Natale del 2004, la prima che si ricordi, al punto che non è voluto dimenticarla, dedicandole questa pubblicazione, distribuita in tutte le famiglie. Ricca di immagini e di testi profondi, riportanti passaggi dei Vangelo, rimarrà come segno della creatività, della fantasia e della fede di tutti coloro che vi hanno collaborato. |
Banda S. Cecilia di Nave – Centovent’anni di Musica Dicembre 2005 La storia della banda di Nave ha radici lontane e continua ancora oggi. Nel 1867 nasce la Banda Perseveranza di Nave, sull’onda dell’entusiasmo per l’avvento dell’Unità d’Italia. Un gruppo di giovani dilettanti di musica, viene organizzato dal sacerdote Filippo Bassi, curato di S. Martino di Monteclana. L’Amministrazione comunale cede i cappotti e le cinture che facevano parte della disciolta Guardia Nazionale. Poi, di passaggio in passaggio, si giunse al Corpo Musicale S.Cecilia, tutt’ora esistente e operante. |
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Sacca, La contrada sul Monte Dicembre 2005 È ormai chiamata la Contrada del Papa, perché il piccolo Giambattista Montini, futuro Paolo VI, qui venne allattato e proprio qui, poco prima di essere eletto Pontefice, tornò il Lunedì di Pasqua del 1963, esattamente il 15 aprile: un mese dopo divenne Vescovo di Roma. Ma la Sacca è famosa per la sua festa annuale e per il Presepio che viene allestito, ogni anno, lungo la strada che la percorre. |
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Nuvole Dicembre 2006 Un libro sulle Nuvole. Perché? Domanda ovvia per una scelta nata dall’osservazione del cielo, nelle diverse stagioni e nello svolgersi del giorno, da mattina a sera. Il Cielo, mosso dalle nuvole, può diventare una via di scampo alla frenesia che ci prende, giorno dopo giorno, fino a renderci dipendenti e prigionieri. E con le sue nuvole, il Cielo è appena sopra di noi. |
Nave, Storie di Pallone Maggio 2006 È la storia di un’epoca che ha dato al nostro paese un riferimento interno ed esterno di non poco conto. Prima il CSI degli Oratori di Nave e di Cortine, poi i Tornei fuori le mura, infine, la nascita della Società A.S.C. Nave nel 1966, seguita dall’A.C. Cortine nel 1978 e, via via, altre società e altre squadre. Una storia che riempie il cuore di tanti appassionati, qui raccontata e ricordata dai protagonisti del tempo. |
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Nave, l’Età del Ferro Dicembre 2007 Dopo i secoli dei Magli e della Cartiere, gli anni dei Laminatoi, dei Forni fusori, delle Colate continue e delle file di Camions che, su e giù, percorrevano la Via Regale, ora Del Caffaro, carichi di rottane e di tondino, ora quegli anni resteranno i segni di un’epoca che per decenni hanno caratterizzato Nave e la Valle del Garza. Il tutto portava le caratteristiche di una nuova Rivoluzione industriale, con l’avvio di poderosi flussi migratorie un’espansione edilizia mai vista prima. Anni in cui il lavoro ha acquistato, con fatica e lotte spesso debilitanti, una dignità precedentemente non riconosciuta. |
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Nave, l’Acqua, le Rocce e la Pietra Dicembre 2007 Il territorio di Nave, come tutti gli altri territori, vanta una sequenza di anni difficilmente calcolabile, se non nella misura di milioni, anzi di decine e centinaia di milioni di anni, e alle origini si risale osservando le rocce nelle diverse formazioni, dovute ad eventi successi nel passato remoto. Questo studio, effettuato dalla dott.ssa Laura Ziliani, geologa, ci riporta assai indietro nel tempo e ci fa riscoprire un passato, le cui trasformazioni ci hanno portato ai lineamenti e alle caratteristiche di oggi. |
S. Cesario, La Contrada del Monsignore Aprile 2008 Un personaggio di grande rispetto e di cultura filosofica e teologica elevatissima, tanto da essere riconosciuto a livello nazionale. Tra i suoi alunni Emanuele Severino, che nel libro lo ricorda come una delle persone più intelligenti che abbia conosciuto. È nato a Nave nel 1900, dove è morto nel 1965, dopo un lungo insegnamento nel Seminario di Brescia. Testi di Sandro Rossetti, Mauro Guerra, Antonio Fappani, Remo Pareccini |
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Il Paese dei ricordi di Alberto Re Alberto Re è segnato dalla rara e innata dote di saper scrivere fluidamente e di ricondurre efficacemente al segno della parola la sintesi delle sue intuizioni, del suo osservare, conoscere ed interpretare problematicamente l’esistente. |
E se un giorno nel bosco… di Adriano Rossetti Lo gnomo Erber, il ragno Gaspare, il bandito Giubileo, Jassv la lepre, Otto il riccio astrofilo, sono solo alcuni dei fantastici personaggi di questo libro. Le loro storie, ambientate nei boschi della Valle del garza, ci fan riscoprire la voglia di divertirsi, sognando. Intorno alle loro simpatiche vicende, interessanti note di storia, cultura e religione s’intrecciano, portando il lettore a conoscere in modo diverso i luoghi in cui viviamo. |
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Èl siòr Maestro, èl siòr Dutùr, èl siòr Asiprét. èl siòr Sìndec, èl siòr Padrù… di Ugo Negroni Erano le Figure della nostra storia, assai visibili e la loro presenza in piazza, sulla via, sul sagrato e nelle contrade, segnava la giornata e incuteva rispetto, ma anche un certo timore: in caso di gesti e comportamenti poco rispettosi da parte di noi ragazzi, i nostri genitori stavano completamente dalla loro parte e i guai erano tutti per noi… |
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I Personaggi dei nostri ricordi di Autori variÈl fotografo, èl pitùr, la levatrice, èl maringù, l’alpìno, èl barbér, èl frér, i tóti, èl scultùr, èl maestro de musicä, èl pianistä, èl sunadùr, èl scarpulì, èl romét, èl sotradùr…, tutti personaggi che restano nel ricordo dei più anziani, veri simboli del paese di un tempo. Hanno segnato la giovinezza e la memoria di tanti ancora viventi, anche se la modernità tende ad appannarne la figura. |